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Informationsgeld (testo originale – tedesco):
♦ Franz Hörmann – Informationsgeld v 2.0.pdf
Il denaro informativo (traduzione – italiano):
♦ Il denaro informativo per la nuova società.pdf
Il denaro informativo per la nuova società
Quali sono i meccanismi che tuttora minacciano il nostro sistema economico e sociale in forma così massiccia da giustificare i così rigidi interventi nei diritti di libertà della popolazione, e che l’economia reale non può più soddisfare le esigenze delle persone (in seguito a sovra-indebitamento o a mancanza di denaro!)?
1. Il sistema della “moneta debito” maggiorata dell’interesse
2. La gara dei prezzi tra le imprese
3. La “legge della domanda e dell’offerta”
4. L’impossibilità “di gestire centralmente la massa monetaria”
1) Il sistema della “moneta debito” maggiorata dell’interesse
La maggior parte della moneta non è generata da banche centrali, bensì da banche commerciali, in condizioni di concessione creditizia. Il denaro “dato in prestito” dalle banche commerciali a queste condizioni è infatti generato con il credito (in qualità di debito!). Un istante prima, questo “nuovo denaro” non esisteva nemmeno! Quei soldi dunque non posseggono alcun valore reale. L’unica “garanzia reale” consiste nel pegno fornito dal mutuatario (nel caso di un prestito ipotecario, ad esempio, il suo terreno). La banca stessa tuttavia non produce mai alcuna forma di garanzia. Anzi, la banca successivamente “reclama” il “denaro prestato” maggiorato da interessi. Questo denaro è semplicemente creato, nell’attimo in cui la banca bilancia la transazione, digitando delle cifre su di un computer. Con questa “registrazione contabile” tuttavia, la banca crea solo il valore del capitale, e non produce mai la moneta per pagare l’interesse stesso. Per poter dunque pagare gli interessi, la “gente comune”, non dotata della facoltà di creare moneta, è obbligata a sottrarre l’entità di questo denaro (per liquidare l’interesse) ad altre persone presenti nel ciclo economico. Appare molto cinico, ma è ciò che il nostro sistema politico intende per “sana competizione”.
Dunque, è evidente che la “gente comune” sommata a gruppi economici ed entità politiche (imprese dell’economia reale, distretti di autorità locale e gli stati stessi), non essendo dotati della miracolosa virtù di poter generare moneta dal nulla, dopo un certo lasso di tempo (di regola tra i 70 ed 80 anni) si ritrovino indebitati fino al collo, incapaci di pagare gli interessi maturati, e che per inevitabile conseguenza le garanzie prodotte ai fini del credito (come i beni ipotecati) vengano assegnate alle banche. Un tal sistema monetario può dunque esser correttamente interpretato come un pianificato esproprio di tutte le non-banche, ovvero di tutti i soggetti privati, le imprese, gli enti pubblici, ecc. – in poche parole: pare trattarsi di palese pirateria nel mondo dell’economia reale e tra la popolazione.
2) La gara dei prezzi tra le imprese
Nel sistema economico attuale le aziende si trovano in una gara dei prezzi. Il motivo primario si trova, come già esposto, nel sistema della “moneta di debito” maggiorata di interesse. La competitività del prezzo fa sì che le imprese mirano sempre a ridurre il numero dei collaboratori. Un essenziale fattore che accelera questo sviluppo è riconducibile alla crescente modernizzazione ed automazione. Il ciclo di produzione delle merci e la prestazione dei servizi richiede sempre meno manodopera umana (in Giappone esistono già dei robot che svolgono l’attività di assistenza agli anziani – il che per via dell’assenza di calore umano può apparire cinico e misantropico). Dunque è imminente che le professioni, in questo sistema economico legato ai costi, non saranno più in grado di garantire alla popolazione né un reddito né potere d’acquisto. E qui lo stato (indennità di disoccupazione, assistenza sociale, sussidi di emergenza, ecc.) fallirà prossimamente, per via del suo stesso indebitamento in rapida crescita. Ciò che ai proprietari d’impresa evidentemente sfugge, è il fatto che una popolazione economicamente sempre più debole, renda i loro prodotti e servizi sempre meno collocabili. Constatiamo una crescente sovrapproduzione, correlata ad una costante dispersione del potere d’acquisto: ecco un chiaro segnale che la distribuzione degli Output dell’economia semplicemente non funziona più. Finora il mancante potere d’acquisto poteva, in certo qual modo, essere compensato mediante l’indebitamento crescente (crediti privati). Ma ora, a causa della crescita esponenziale del sistema di capitalizzazione, tutti i debiti aumenteranno in maniera talmente rapida, che sempre più banche barcolleranno e non saranno più in grado di fornire ulteriori crediti.
Finché dunque le imprese si ritroveranno in questa spietata concorrenza di prezzi, i posti di lavoro verranno sempre meno, facendo in modo che il pagamento dello stipendio sia sempre meno finanziato con i proventi delle vendite ai clienti, e sempre più con le imposte pagate dai cittadini stessi.
3) La «legge della domanda e dell’offerta»
Nel sistema economico attuale si applica la “legge della domanda e dell’offerta”: cioè, i beni scarsi raggiungono “sul mercato” prezzi sempre più alti rispetto a quelli di quantità sufficiente o addirittura abbondante. Questa convenzione economica però non è una legge naturale, ma una norma arbitraria, ove una sempre maggiore scarsità (fino a ridurre alla miseria coloro che hanno urgente necessità delle merci in questione) induce automaticamente ad accrescere sempre più i profitti dei proprietari giuridico/legali di beni scarsi o rarefatti. Pertanto, questi ultimi speculatori sviluppano un enorme interesse al raggiungimento di carenze mirate, causando un continuo diffondersi della miseria e una continua crescita di utili puramente matematici e perciò fittizi: perché il crollo dell’economia reale renderà, anche per gli speculatori di successo stessi, questa moneta di calcolo difficilmente convertibile in beni e servizi!
In questo contesto è estremamente importante capire che le regole del cosiddetto mercato libero sono null’altro che delle norme fissate da operatori di mercato che potrebbero anche essere modificate consensualmente, in qualsiasi momento. Nella stessa maniera potrebbe anche essere stabilito da parte degli operatori di mercato, l’obiettivo di superare globalmente ogni forma di scarsità. Le regole del gioco potrebbero essere perfezionate in modo tale che i partecipanti al mercato che maggiormente contribuiscono al raggiungimento di questo obiettivo, ricevano maggiori benefici. In un tale sistema (un gioco a non somma zero) i profitti non sarebbero più ricavati a spese dei perdenti (come sarebbe il caso in una partita a somma zero), perché così facendo i perdenti non esisterebbero più.
La “legge della domanda e dell’offerta” è dunque indirettamente preceduta da un “gioco a somma zero”. Tuttavia, la creatività e l’innovazione come motori di aumento dell’efficienza dei processi produttivi consentono in qualsiasi momento all’umanità un sistema economico, sotto forma di una “partita cooperativa a non somma zero”, in cui la crescente resa, dovuta al costante miglioramento dei metodi di produzione innovativi, potrebbe essere distribuita in modo equo a tutta la popolazione, e nel quale l’innovatore stesso potrebbe essere premiato comunque (ad esempio sotto forma di un incentivo) per un suo servizio reso e ritenuto utile alla comunità.
4) L’impossibilità “di gestire centralmente la massa monetaria”
Il denaro creato dalle banche in fase di concessione di un prestito (denaro di credito) è anonimo in quanto le unità monetarie (in un primo tempo le cifre in un computer della banca) non dispongono di alcun numero di serie. Non è cioè possibile tracciare o sorvegliare il suo esatto percorso attraverso il sistema economico. Proprio per questo motivo è quasi impossibile prevenire furti, estorsioni, corruzione, riciclaggio di denaro e simili casi di abuso. Nel caso di valute puramente elettroniche (come suggerito dalla “Iniziativa Moneta Intera” [vedi http://www.iniziativa-moneta-intera.ch/], i progetti di “Moneta Positiva” [vedi: http://internationalmoneyreform.org/member-organisations/], ed altro), sarebbe però possibile osservare in qualsiasi momento il percorso delle singole unità monetarie attraverso l’economia. Inoltre si potrebbe anche limitare il loro corso ed utilizzo, in base a specifici contratti stipulati, soltanto a determinate persone e a contropartite contrattualmente pattuite (“denaro funzionale” secondo il “modello chiave-serratura”). Se oggi l’ammontare totale di moneta è costantemente incrementata dalle banche commerciali attraverso il debito, vi è sempre il rischio che la quantità di beni e servizi non cresca nella misura necessaria; ciò può causare una riduzione del valore del denaro (inflazione). Il denaro che inizialmente è stato prodotto sotto forma di credito, circolerà infatti nel sistema economico fino a quando il prestito non sarà stato ripagato (ovvero riscattato). Se nei mercati liberi attuali la misura della richiesta supera notevolmente quella dell’offerta, gli imprenditori reagiscono automaticamente con l’aumento dei prezzi, perché tenteranno sempre di raggiungere il prezzo massimale. Un reddito di base incondizionato messo a disposizione del pubblico e puramente destinato al consumo, potrebbe perciò eventualmente scatenare un’inflazione nell’economia reale a causa di una crescente richiesta di merci e perciò svalutare se stesso. Anche aumentando la velocità della circolazione del denaro per mezzo di tassi di interesse negativi (secondo la teoria di Silvio Gesell, vedi: “la moneta deperibile di Wörgl”) mantiene in essere un sistema monetario in base le regole della “partita a somma zero”. Ed anche qui la creazione e la distruzione monetaria non sono state storicamente risolte: anche la cosiddetta “Moneta Franca di Wörgl” era originariamente coperta per lo stesso importo in moneta austriaca, e con ciò si ebbe solamente una forma di denaro complementare (ovvero una valuta regionale supplementare accanto ad una valuta principale) il cui funzionamento dipendeva sempre ancora dal funzionamento della moneta principale.
Una proposta di soluzione democratica
Poiché l’automazione crescente dei processi di produzione rende il lavoro umano sempre più superfluo, una qualsiasi variante di un reddito di base incondizionato sarà l’unica possibilità, per prevenire l’impoverimento crescente della popolazione. Comunque è abbastanza evidente che la quantità di denaro necessaria per esso, non potrà essere finanziata né da imposte, né da ulteriori e sempre crescenti debiti nazionali. I debiti già esistenti nel sistema dovrebbero essere completamente rimessi ai debitori e i creditori essere risarciti con “Moneta Intera” democraticamente generata (la quale in qualità di “Moneta Funzionale” sarebbe subordinata ad un uso limitato in determinati ambiti di calcolo).
Una soluzione possibile potrebbe consistere, nel trasferire appositamente a questo scopo allo stato (cioè alla comunità di tutti i cittadini) la competenza della creazione monetaria (in un circuito di calcolo elettronico separato, vale a dire come una “moneta funzionale”). Ad ogni concittadino sarebbe accreditato (p.es. su un suo conto individuale di previdenza sociale) giusto quell’importo, che gli consentisse di acquisire beni e servizi ad uso quotidiano (alimentari, abbigliamento, affitto, energia, trasporti, sanità, ecc.).
La creazione monetaria necessaria per ciò poterebbe aver luogo in un’operazione contabile di una Banca Nazionale Democratica (BND) – trasparentemente monitorata – con la causale “pagamento a pronti” {tedesco: Kassa an Eigenkapital}. Tuttavia, i prezzi di beni e servizi forniti in questo ambito di calcolo, dovrebbero essere rigorosamente regolamentati. Vale a dire che in caso di una richiesta superiore alla offerta si dovrebbe poter garantire che i venditori reagiscano con l’espansione delle capacità produttive e non con l’aumento dei prezzi. Nel corso del processo di espansione delle capacità produttive i fornitori di tali beni e servizi potrebbero a loro volta essere sostenuti da persone che sarebbero – oltre il livello del sostemtamento di base incondizionato – ricompensate (retribuite) con questa Moneta Funzionale. Stabilire il profitto di questi fornitori, sarebbe giustificato in quanto, anch’essi ricevono un sostemtamento di base incondizionato e, d’altra parte possono offrire esclusivamente i loro prodotti in questo particolare circuito di calcolo.
Al momento del pagamento (per beni o servizi), questi soldi funzionali scomparirebbero immediatamente, vale a dire non sarebbe pagato il fornitore di beni o servizi, ma la BND (Banca Nazionale Democratica), e con ciò il denaro sarebbe distrutto. I fornitori di beni e servizi sarebbero ricompensati direttamente dalla BND con dei premi speciali sotto forma di Moneta Funzionale. Ed anche questi importi sarebbero distrutti, immediatamente dopo il pagamento alla BND. Quindi questo sistema monetario assomiglia ad un sistema di buoni (voucher), in cui i buoni verrebbero distrutti alla riscossione e non potrebbero né essere scambiati, né passati ad altri sotto forma diversa. L’utilizzo del denaro (= la distruzione del denaro) sarebbe da contabilizzare sul conto della BND con la causale “genere di spesa diretta a cassa” {tedesco: Aufwandsart an Kassa} rispettivamente sul conto individuale di previdenza sociale del singolo cittadino.
Poiché il denaro sarebbe generato e distrutto individualmente per ogni singolo cittadino e non potendo essere passato ad altri, ovvero non potendo essere messo in circolazione, i contratti dei cittadini con la BND potrebbero essere completamente personalizzati e adattati ad ogni singola fase della vita. Il sistema sociale così stabilito potrebbe (dopo il comunismo ed il capitalismo o meglio la cosiddetta economia del libero mercato) essere definito come “individualismo cooperativo” o “individualismo collaborativo”: perché in cooperazione sarebbero creati i beni ed i servizi che servono a noi tutti. Inoltre per questi non avremmo bisogno di alcun denaro, perché sarebbero prodotti in collaborazione da noi tutti seguendo le regole della sostenibilità, la conservazione delle risorse, la protezione ambientale e la protezione della forza lavoro. [Nota del traduttore vedi il principio “ubuntu” http://youtu.be/H_2AiyEYHWY]
Il denaro (che sarà generato, utilizzato e distrutto, in base a contratti individuali) sarà usato unicamente per la distribuzione delle merci e dei servizi. Le regole di distribuzione sarebbero definite sotto forma di contratti digitali che agirebbero direttamente sulla moneta elettronica; quindi questa moneta funzionale non potrebbe mai più essere oggetto di abuso.
Dalla teoria di analisi di bilancio sono note le seguenti relazioni: i coefficienti assoluti (come ad esempio nell’ambito della “regola d’oro del bilancio”) rappresentano una pura superstizione. Confrontare delle imprese in base a rapporti contabili (o coefficienti di bilancio) non è ragionevolmente possibile, dato che le aziende si distinguono in maniera troppo evidente l’una dall’altra, da poter essere confrontate in base a rapporti standardizzati. Solo il confronto di una società con se stessa (sull’asse del tempo) rappresenta un’applicazione ragionevole dei coefficienti di bilancio. Queste conclusioni sono usate nell’individualismo cooperativo: l’individuale creazione di moneta e dei prezzi, genera sempre dei coefficienti puramente soggettivi, adatti soltanto per il confronto di una persona con sé stessa. Invece di massimizzare i profitti di una singola società, nell’individualismo cooperativo si tenderebbe a massimizzare l’efficienza della più piccola entità economica, ovvero l’individuo umano, però non per mezzo di obblighi e sanzioni, bensì grazie all’entusiasmo personale ed autodeterminato.
I veri incentivi correlati al denaro sono scientificamente noti da molto tempo, vedi per esempio:
1. RSA Animate La sorprendente verità su ciò che ci motiva (Video con sottotitoli italiani)
2. Daniel H. Pink: Drive. La sorprendente verità su ciò che ci motiva nel lavoro e nella vita
In una seconda fase questo sistema potrebbe essere sostituito, da un altro ove i buoni (voucher), potrebbero indicare quantità e qualità di specifiche categorie di beni e servizi, piuttosto che valori espressi in prezzi. Ciò renderebbe tutto d’un tratto impossibile la formazione di bolle economiche, la speculazione, la corruzione, il furto di denaro ed altro ancora.
Quindi questo sistema monetario fornirebbe denaro come misura di valore e non più come mezzo di scambio. Con questo approccio il l’intenzione del denaro non sarebbe più la simulazione di pezzi d’oro che in una continua “circolazione monetaria” passino ininterrottamente da uno all’altro – in questo nuovo sistema ci si può arricchire solamente a scapito altrui, se non a causa che lo stesso importo dovrà essere contabilizzato su un conto individuale a valore rialzato, mentre sull’altro conto individuale sarà allibrato a valenza inferiore – bensì rappresenterebbe soltanto ancora un valore di misura individuale che sia un metro di confronto nel solo ambito di una biografia strettamente personale e non più interpersonale, quindi non più adatto per paragonare l’uno con l’altro. I miei €100 non sono comparabili ai Tuoi € 100 – ma sono solo di più dei miei 80€ di ieri o di meno dei miei 120€ di ieri. Quando le persone si saranno rese conto di non potersi confrontare tra di loro (per via di quella scala di valori relativi, rilevanti solo per la propria biografia) nella società scompariranno di conseguenza l’invidia ed il pensiero concorrenziale. Interpretando il denaro come un valore individuale e non più come un mezzo di scambio, si renderebbe quindi possibile costituire una forma sociale di cooperazione e potremmo abbandonare il nostro concetto attuale di una società concorrenziale (in lotta per risorse scarseggianti, che devono essere mantenute in penuria, poiché nell’odierno paradigma mentale il loro “valore” può essere aumentato o mantenuto allo stesso livello soltanto per mezzo di scarsità) per raggiungere il successivo livello di una civiltà intelligente.
Per mezzo di questa modifica del sistema monetario riusciremmo infine, a rompere anche in economia con il paradigma del pensiero fisico dell’Ottocento (passarsi in un ciclo pezzi di oro fisico, corrisponde alla fisica materialista della materia morta) e a trasmettere la cognizione della teoria di relatività e quantistica all’economia: il metro individuale di valori possiede soltanto un significato soggettivo, dunque relativo, limitato alla singola biografia, mentre la creazione e la distruzione monetaria individuale nei conti (individuali) di previdenza sociale corrispondono alla fluttuazione (apparizione e scomparsa) delle particelle virtuali nel vuoto secondo i risultati della teoria quantistica.
Per mezzo di contratti individuali a vita (che possono essere modificati e adattati in qualsiasi momento) sarebbe garantito lo sviluppo individuale delle potenzialità personali, mentre nel settore della produzione noi potremmo collaborare in assenza di denaro (rispettando le risorse e la forza lavoro, efficientemente entro circuiti chiusi, puntando sempre alla tecnologia e al metodo migliore attraverso la collaborazione anziché la competizione). Attraverso la separazione della produzione (senza denaro, in regime di cooperazione, con effetto duraturo ossia in modo sostenibile, per rendere possibili prodotti di elevata qualità) dalla distribuzione (nella quale la diversità individuale di sviluppo umano è garantita sotto forma di singoli contratti a vita, mutevoli nel tempo) potremmo anche creare unità (attraverso la cooperazione nel settore di produzione) nella diversità (sostegno dello sviluppo umano nel processo di distribuzione). Ciò potrebbe garantire lo sviluppo di quella singolare varietà di capacità umane (nel processo di distribuzione) che ci permetterebbe una combinazione ottimale nella cooperazione produttiva.
Persone ricche (ad esempio, i proprietari d’impresa o i proprietari terrieri) potrebbero in qualsiasi momento vendere alla società (ovvero alla Banca Nazionale Democratica – BND) la propria impresa o la proprietà di beni immobili a prezzi che traggono origine da una valutazione standardizzata. Il prezzo verrebbe accreditato sul loro conto individuale di previdenza sociale (o in a scelta proporzionalmente anche sui conti di previdenza sociale dei loro figli, parenti, beneficiari, ecc.). Questa nuova forma di denaro tuttavia potrebbe essere destinata soltanto all’acquisto di prodotti dell’economia reale (beni e servizi), in conformità con le regole democratiche. Con la tecnica di contabilizzazione puramente limitata a conti individuali nasce dunque un sistema sociale in cui una redistribuzione (non importa da chi a chi) si renderebbe già tecnicamente impossibile. Le persone benestanti (“i ricchi”) si ritroverebbero protette in tal modo che il loro capitale sarebbe conservato (ovvero il loro potere d’acquisto economico-reale sarebbe mantenuto), ma d’altro canto non potrebbero mai più moltiplicare questi importi attraverso la speculazione o i proventi da interessi. Le persone prive di denaro (“i poveri”) invece (per mezzo del denaro individualmente creato per esse) sarebbero immediatamente poste in una situazione sostanzialmente migliore (tramite una variante di un reddito di base incondizionato: cioè la creazione individuale del denaro, qui proposta, attraverso una registrazione contabile del tipo “pagamento a pronti” sul loro conto individuale di previdenza sociale) senza che tali importi debbano essere sottratti ad altre persone benestanti o creati, come tutt’oggi, dalle banche sotto forma di un debito fruttifero.
Potremmo dunque creare una società, nella quale – grazie ad una tecnica efficace – sarebbe resa impossibile ogni forma di ridistribuzione: Una collettività in cui sia “ricchi” che “poveri” siano salvaguardati (in particolar modo per il fatto che queste “quantità di denaro” non sono comparabili tra i singoli a livello assoluto, ma che assumono rilevanza solamente sull’asse del tempo di una biografia individuale). Saremmo dunque in grado di accrescere il benessere per l‘intera umanità in una realtà priva di invidia e ove tutti collaborerebbero stimandosi reciprocamente.
Il denaro come mezzo di scambio crea una società in continua competizione, sofferente di continue scarsità e di conflitti (in ultima analisi anche a livello geopolitico). Il denaro come misura di valore individuale invece permette un libero sviluppo personale (sostenuto dai contratti a vita personalmente adattabili) e la cooperazione duratura nel settore della produzione, vale a dire una società di cooperazione libera e pacifica non accanita nella concorrenza. Un esempio dal mondo dello sport potrebbe facilmente chiarire queste connessioni. Nella discesa alpina sciistica, gli atleti competono uno contro l’altro, vi è un solo vincitore (= carenza, la riduzione ad un’unica coppa d’oro) e i tempi sono confrontati uno con l’altro: in modo che chi che realizza il tempo di discesa migliore sarà il vincitore (uno soltanto). Questo genera un umore ostile tra gli sportivi, che così mantengono i migliori trucchi sotto assoluta segretezza. Perciò nessuno rivela come trattare il materiale, come si allenarsi o si alimentarsi, perché questi sono dei “vantaggi strategici”. Insomma, si sa benissimo che il vincitore potrà essere uno soltanto. Per gli spettatori potrebbe essere altrettanto emozionante e per gli sportivi sostanzialmente più rilassante e più piacevole, sarebbe una forma competitiva, in cui i tempi degli sportivi non sarebbero più confrontati l’uno con l’altro, ma se ogni partecipante corresse solo “contro se stesso”, potrebbe cioè rivelarsi vincitore chiunque che superi il suo tempo migliore personale! Il miglior tempo visualizzato, sarebbe quindi il miglior tempo personale e non il miglior tempo assoluto di tutti i candidati partecipanti. In queste circostanze potrebbe vincere chiunque riuscirebbe a superare la propria miglior prestazione. I premi (le coppe d’oro) in questo modo non sarebbero quindi resi scarsi, ma sarebbero prestati a seconda della prestazione individuale. Gli sportivi coopererebbero in questo contesto, cioè potrebbero con gioia rirendere disponibili i loro migliori metodi agli altri, perché la vittoria sarebbe possibile per tutti e non più necessariamente limitata (dalle regole) ad uno soltanto di loro. Per una competizione sportiva questo significherebbe che potrebbero improvvisamente spuntare vincitori anche dallo sport di base (e non più soltanto dallo sport agonistico o di spicco), a condizione che essi accrescano personalmente i propri risultati (in rapporto alle proprie capacità). Nel contesto di una società ove vige la divisione del lavoro (in un circolo in cui il denaro non deve più essere “guadagnato” a scapito di altri o creato dal nulla come moneta di debito fruttifera ossia gravata da interessi, ma viene creato e distrutto per ogni prestazione individuale della gente) ciò significherebbe invece che potremmo sviluppare padronanze, cooperano tutti, e capacità più elevate, poiché allora non rappresenterebbe più alcun “vantaggio strategico” nascondere competenze specialistiche ad altri, dato che grazie alle capacità ottimizzate dei nostri simili, noi tutti trarremmo dei benefici dalla produzione privata del denaro, perché sarebbero quindi disponibili prodotti e servizi più sostenibili, più duraturi, più ecologici, ecc., di cui noi tutti potremmo beneficiarne insieme, perché saremmo in grado di spendere questo denaro esclusivamente per prodotti dell’economia reale.
In questo nuovo sistema sociale la legislazione può avvenire attraverso dei sistemi basati su regolamenti con interfacce utente grafiche (diagrammi decisionali, di flusso e diagrammi Swimlane, catene di processi guidati da eventi, ecc.), come già oggi accade a livello mondiale con l’applicazione standard e industrializzata di metodi, che rendono possibile per il cittadino la comprensione delle leggi senza doversi tormentare con complesse frasi colme di terminologia straniera, la cui interpretazione potrebbe poi inoltre alterare il senso del concetto. La qualità della legislazione è caratterizzata in primo luogo dalla comprensibilità. Inoltre, la trasparenza è un segno di qualità. L’intero processo legislativo sarebbe accessibile e ricostruibile in un processo elettronico disponibile in rete (on-line). I contratti individuali a durata illimitata, non potrebbero mai violare le leggi decise in un processo democratico, già per ragioni tecniche (poiché anche esse amministrate nello stesso sistema basato sulle regole dell’intero processo legislativo, come accennato poc’anzi), la Moneta Intera elettronica {tedesco:“elektronisches Vollgeld”} creata individualmente potrebbe essere utilizzata (= distrutta) solo ed esclusivamente per scopi già previsti nei termini dei contratti individuali di durata illimitata. Gli informatici parlano qui di un sistema “privato da violazione di mezzi” ovvero: i pagamenti anonimi, le estorsioni e le tangenti sarebbero così rese all’istante impraticabili e con effetto persistente.
L’obiettivo a lungo termine del nuovo sistema economico sarà quello, di separare la produzione dalla distribuzione: la produzione sarebbe effettuata in cooperazione, senza alcuna spesa di denaro (al costo del lavoro uguale zero) e sempre sotto forma di un sistema a circuito chiuso, in cui i rifiuti sarebbero riciclati possibilmente al 100%, oppure ricondotti nella natura in forma inoffensiva (Cradle2Cradle). Ogni innovazione sarebbe immediatamente messa a disposizione di tutti i partner della cooperativa, poiché unicamente in questo modo il progresso potrebbe avanzare ed i metodi di produzione potrebbero subire una continua evoluzione. Gli inventori creativi che rendono pubbliche le loro idee e disponibili nell’interesse della cooperativa, possono, grazie alla creazione monetaria individuale, essere risarciti e ricompensati in qualunque momento con premi speciali sotto forma di merci e servizi. Gradualmente tali premi, potrebbero tuttavia, in alternativa, essere sostituiti ad esempio, da adesioni ad eventi pubblici, da fama pubblica, da onorificenze, ecc., e quindi pure la motivazione materialista potrebbe perfino incrementare altri settori. Attraverso l’uso della moneta per soli scopi di erogazione, così come con la suddivisione della “produzione” dalla “distribuzione”, la libera economia di mercato sarebbe privata del suo dente velenoso ed in futuro il denaro (ovvero dei semplici numeri) non potrebbe mai più essere oggetto di abuso per trarre in inganno la popolazione.
Un tale sistema economico presuppone decisamente senz’altro un nuovo sistema di istruzione in cui l’obiettivo cardinale non sarà più delineato dall’efficienza nel lavoro, ma in primo luogo dalla capacità emotiva e sociale (la cosiddetta cultura affettiva), perché rappresenta la base di ogni capacità di comunicazione. In questo sistema i giovani si doterebbero di conoscenze e capacità finalizzate esplicitamente all’accrescimento del bene comune col atteggiamento assai cooperativo, auto-deciso e formante il senso del valore.
UN NUOVO SISTEMA MONETARIO … SENZA RIDISTRIBUZIONE … LIBERO DA INTERESSI E DEBITI, INSOLVENZE ED ESPROPRI, … SENZA DEBITI E CREDITI, … RECUPERO CREDITI E SOLLECITI, … SENZA PRESTITI O ALTRI PREFINANZIAMENTI PRIMA DELL’AVVIO DI ATTIVITÀ ECONOMICHE, … SENZA INFLAZIONE E SENZA IMPOSTE …
… che supporti lo sviluppo personale – (come componente del sistema di erogazione) e la cooperazione pacifica e sostenibile (nell’area di una produzione priva di i soldi), sostiene e promuove … questo sistema è tecnicamente e psicologicamente attuabile, fruibile e comprensibile.
Trattasi qui di un sistema che sarebbe, nel contesto di una nuova forma di politica, anche immediatamente applicabile in maniera pacifica ed armoniosa; ove gli interessi delle minoranze non contestino più gli interessi della maggioranza, ove tutte le fasce della popolazione possano liberamente esprimere i loro interessi legittimi, dopo aver definito i propri valori fondamentali umani comuni, e riconoscendo immediatamente in questo sistema i vantaggi degli effetti sinergici della cooperazione!
SONO GIÀ PRONTE LA FILOSOFIA, LA PSICOLOGIA, LA TECNOLOGIA E LA POLITICA PER ATTUARE QUESTO CAMBIAMENTO E SONO APPLICABILI IN QUALSIASI MOMENTO. CIÓ CHE ADESSO ANCORA MANCA È L’INFORMAZIONE A TAPPETO DELL’INTERA POPOLAZIONE!
Testo originale in tedesco di Franz Hörmann: “Informationsgeld für die Neue Gesellschaft“
http://www.franzhoermann.com/downloads/informationsgeld.pdf
Link: [indicati nel documento originale dall’autore stesso. Trattasi di VIDEO e pagine WEB in lingua tedesca)]
1) Video (in lingua tedesca):
- (La giustizia smascherata: creazione monetaria sconosciuta) {Justiz entlarvt: Geldschöpfung unbekannt}:https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=nHMq_PFkrho
- Il nuovo sistema (dallo scambio alla cooperazione) {Das neue System (vom Tausch in die Kooperation)}:https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=6tK91Lq7cSg
- Istruzioni per spennare {Anleitung zum Abzocken}:https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=CaVAc8XkWY8
- Come funziona il denaro (prima parte) {Wie Geld funktioniert – Teil 1}:https://youtu.be/9BrLrwbkQWQ
- Come funziona il denaro (seconda parte) {Wie Geld funktioniert – Teil 2}:https://youtu.be/aK2yZlHk4cA
- Come funziona il denaro (terza parte) {Wie Geld funktioniert – Teil 3}:https://youtu.be/0VOtdQrCoyk
- L’orefice Fabian – perché ovunque manca il denaro? {Goldschmied Fabian – warum überall Geld fehlt}:https://youtu.be/_h0ozLvUTb0
- Positive Money: (Is Money at the root of our big economic and social problems? (From Enough is Enough)http://www.positivemoney.org.uk/https://www.youtube.com/watch?v=I_QC15C7o4A#t=12
- Monetative:http://www.monetative.de/
- Vollgeld (associazione di modernizzazione monetaria) {Vollgeld (Verein monetäre Modernisierung)}http://vollgeld.ch/
- Denaro con sistema (il sito web dei critici indipendenti del sistema monetario){Geld mit System (Website der unabhängigen Geldsystemkritiker)}http://geldmitsystem.org/ (Link non funziona)
2) Testi (in lingua tedesca):
- Le banche inventano soldi dal nulla {Banken erfinden Geld aus Luft}http://derstandard.at/1285200656759/derStandardat-Interview-Banken-erfinden-Geld-aus-Luft
- Come vengono al mondo i soldi? {Wie kommt Geld in die Welt?}http://www.faz.net/aktuell/wirtschaft/wirtschaftswissen/geldschoepfung-wie-kommt-geld-in-die-welt-11637825.html
- Denaro dal nulla {Geld aus dem Nichts}:http://www.heise.de/tp/artikel/36/36097/1.html
- La creazione monetaria – creare dei valori dal nulla {Geldschöpfung – Werte aus dem Nichts schaffen}:http://theintelligence.de/index.php/wirtschaft/finanzen/57-geldschoepfungwerte-aus-dem-nichts-schaffen.html
- Denaro e creazione monetaria – Presa visione di un sistema di espropriazione {Geld und Geldschöpfung – Einblicke in ein Enteignungssystem}:http://the-babyshambler.com/2011/10/30/geld-und-geldschopfung/
- Come le banche fanno i soldi – Una presa visione di un sistema piramidale {Wie Banken Geld machen – Einblicke in ein Schneeballsystem}:http://le-bohemien.net/2011/09/09/wie-banken-geld-machen/