Il “Debt/Equity Swap” – Prof. Franz Hörmann

Nel corso del Congresso di HumanEconomy
tenutosi in data 27 Novembre 2015
Prof. Dott. Franz Hörmann spiega il funzionamento del «Debt/Equity Swap»

Qui ulteriori dettagli …


Testo tradotto in italiano da Enrico Re

Prima di tutto voglio chiarire cos’è il debt/equity swap cioè lo scambio, swap, del debito col Capitale proprio, che in parole povere è nell’Attivo del bilancio l’insieme delle immobilizzazioni e del patrimonio circolante. Il Circolante è quello che vendo di solito e le Immobilizzazioni le cose che utilizzo per più anni.


Nel Passivo, ho il capitale proprio e il capitale di terzi. Il capitale proprio è la proprietà degli imprenditori, ciò che questi, i soci, hanno immesso di proprio nell’impresa. Il capitale di terzi sono gli impegni, i prestiti, i finanziamenti apportati da terzi, che devono essere restituiti oltre agli interessi. Una normale azienda dell’economia reale, diciamo un albergo, riceve un finanziamento da una banca e poi succede che ha problemi di pagamento, e non riesce a pagare puntualmente le rate e gli interessi. Ma se si sa che nei prossimi anni e in quelli successivi godrà di ottimi contratti con certi operatori turistici e simili e che da lì inizia una bella risalita, questa azienda non verrà di solito distrutta dalla banca. Non le verrà detto „Sì, tu chiudi. Ti metto in insolvenza“, perché le banche valuteranno realmente che il problema è temporaneo, e che in due o tre anni sarà un’ottima mucca da mungere.


Poi gli utili sgorgheranno in modo tale che la banca si prepara sin da ora a trasformare i debiti dell’hotel, cioè gli impegni dell’albergo, in una partecipazione aziendale, e questo va.


Cioè può dire „Lasciamo lì il finanziamento, tu non mi paghi, e mi dai in cambio azioni della tua impresa“ … „o altri titoli di possesso secondo l’ordinamento legale e io partecipo in modo nominale nella misura dei debiti che tu hai con me.“ La banca semplifica questo debito in investimento, decidendo se possibile con l’azienda, magari avendo anche una poltrona nel consiglio direttivo o nel collegio sindacale, a seconda dei casi; dipende poi da quanto ulteriormente concordato.


E questo è una prassi assolutamente normale. Ci sono molti bei libri di testo relativi alle sanatorie aziendali e ci sono consulenti speciali sia da noi a Vienna che in altre università e questo è un business quotidiano, usuale, dei consulenti aziendali: se vogliono sanare l’azienda, il debt/equity swap è uno dei primi gradini. Io devo convincere i creditori che le prospettive future sono buone, che me li carico in barca, e attendo assieme ai proprietari.


E quindi abbiamo un altro punto di vista perché la banca non è quella che vuole smembrare e poi si prende il piatto, cioè manda in liquidazione, prendendo gli immobili e i terreni e cercando poi di lucrare sulle riserve occulte. No, tu sei per me molto più prezioso come azienda vivente, come impresa commerciale, che come una semplice massa morta da macellare. Questo è proprio il quadro esistente.

Ma se io so, in quanto società, politica, in quanto rappresentante pubblico che rappresenta la gente e non i banchieri, se noi sapessimo come nasce il denaro bancario, girale cioè come un debito proprio della banca – sì, anche loro hanno debiti a bilancio, e molti, e non solo quando concedono finanziamenti e anche quando voi pagate qualcosa, nessuna banca paga in contanti.


Se vogliono pagare i propri dipendenti, o acquistare immobili o titoli o pagare i bonus del consiglio di amministrazione o i dividendi degli azionisti, tutto ciò che viene fuori non proviene dalla cassa: lo registrano come passività proprie. Sono tutti debiti delle banche.


Quando la banca compra qualcosa usa soldi che non ha, e non c’è altro modo.  Non può sborsare denaro diverso da quello che non ha. Ecco questo è il denaro girale o bancario. Il denaro girale è il denaro che la banca paga sebbene non ce l’abbia. E questo denaro che vi ha dato, sebbene non ce l’avesse mai avuto, se lo becca ancora il contribuente mentre spaventa i politici.

“Ditemi, ma dov’è finito il denaro?” e il politico poi  informato direbbe: “Non era questo il modo, e tu l’hai speso lo stesso!” … “Guarda magari il tuo bilancio, si spera tu sabbia come fare le registrazioni, eh?” … “Altrimenti sei un incompetente. Cosa fai sennò in banca?” Ed il banchiere risponde: “Ora ho bisogno di altro denaro dei contribuenti, altrimenti il prossimo lunedì nei bancomat non ci saranno banconote”. E questo sciocco argomento è stato usato spesso dal nostro ex premier (in Austria) che diceva che doveva salvare le banche col denaro dei contribuenti, altrimenti lunedì non ci sarebbero state banconote nei bancomat.


Dunque, negli Stati Uniti, quando c’era ancora il coraggio, c’è chi si comportò diversamente e intervennero i poliziotti mettendo le manette a 3-5 dei capi del consiglio di amministrazione e il resto della squadra proseguì come al solito e i soldi nei bancomat c’erano lo stesso, e nessuno è andato a prenderli.


Cioè una cosa non ha niente a che fare con l’altra, poiché uno è il mondo della contabilità, che è il mondo dei bilanci, e l’altro è l’economia reale dove ci sono o meno le banconote.

E se io in qualità di banca commerciale ho bisogno di banconote mi rivolgo alla banca nazionale e poi le banconote arrivano. Arrivano questi piccoli mezzi blindati, e sono tutti lì dentro. Non si informano, che ne so come, ho trasferito il mio capitale proprio a Basilea, prima che trafficassi in Bancomat. Sveglia, ma chi ci crede.


E qui è molto importante capire che tutto ciò di cui abbiamo bisogno per salvare le banche anche senza nemmeno un cent di contributi pubblici e per cortesia questo non è un colpo di stato e anche nessun esproprio questa è democrazia, democrazia vissuta.


Se la legge proviene dal popolo, allora scriviamo due righe nella legge bancaria che le banche sovraindebitate vengano salvate tramite il DEBT/EQUITY SWAP e cioè i vostri debiti che risultano dalla creazione di denaro girale vengano trasformati in capitale proprio e che in questo capitale proprio ci sia anche il coinvolgimento dello Stato e secondo la misura di tale coinvolgimento pubblico, a questo viene data una poltrona nel consiglio di tale banca.  Nessun problema.


Gli altri bancari non devono essere rimossi, loro restano proprietari come prima, ma hanno sempre meno diritto di parola. E anche questo va bene, poiché fintanto che continuano in questa stupida prassi di creare denaro fittizio senza “ufficialmente” sapere come funziona, ha solo senso se qualcuno va là e gli dice come funziona;  poi viene loro mandato un membro del consiglio d’amministrazione da parte della popolazione informata. Questi possono poi informarli di come loro stesse hanno usato denaro che non hanno mai avuto.


Eh? Lo imparano quindi da loro. E vi dico ancora come loro riescono a creare ancor più denaro. Se voi avete una quota più alta di capitale proprio, mi riferisco anche qui alle regole di Basilea, potete di nuovo creare altro denaro a debito; solo che, per che scopo verrà creato, vista la resistenza diffusa nella popolazione, questo è stabilito dalle nuove regole, a cui queste banche, sulla base del debt/equity swap possono essere salvate a costo zero della gente, si impegnano automaticamente.


Non è bello? Abbiamo banche salvate, con influsso politico da parte della popolazione, si può finanziare velocemente un reddito di cittadinanza condizionato, e non ci costa niente. Solo il coraggio di una nuova legge.

Wolfgang