Occorre rilevare che il denaro come lo conosciamo oggi, non corrisponde ad una legge naturale, ma è stata creato da persone e pertanto può essere nuovamente riprogettato e modificato in qualunque momento attraverso una decisione democratica. Dal momento che ancora una volta abbiamo raggiunto il punto in cui il sistema monetario è sull’orlo del precipizio, è sensato analizzare dei sistemi monetari alternativi, ed in particolare quelli che già in passato hanno funzionato. Questo include certamente l’idea della moneta deperibile, alla base del piccolo miracolo economico di Wörgl, dovuta al genio dall’economista, purtroppo molto poco conosciuto, Silvio Gesell. Esso riconobbe che il denaro, a differenza di tutti gli altri prodotti, detiene un grande vantaggio: cioè la moneta è l’unico bene che si conserva inalterato, e la cui detenzione non implica costi. Questo comporta che tutti vogliano accumulare il denaro. Per far sì che il denaro torni a circolare, ideò un sistema che ne penalizzasse l’accumulo. Un modo per raggiungere ciò potrebbe essere l’introduzione di un tasso di iInteresse (negativo). Ma se si conosce la vera natura del denaro moderno e come esso è generato, si intende che tutti i soldi nascono come un debito è (questo sarà l’argomento trattato qui e in ulteriori pubblicazioni). Se dunque si conosce tra l’altro anche la funzione esponenziale dell’effetto dell’interesse composto M=C×(1+i/100)t [M=montante; C=capitale; i=tasso di interesse; t=numero periodo/anni] si rende evidente che noi abbiamo a che fare nel vero senso della parola con un sistema altamente esplosivo. L’indebitamento totale di un’economia in questa costruzione assurda del sistema monetario deve necessariamente crescere in maniera esponenziale fino a raggiungere un livello inaccettabile. In questo momento, vi è una completa distruzione del valore del denaro, che molto spesso si evidenzia in una iperinflazione. Le conseguenze di ciò non sono di rado impoverimento, rivoluzioni o guerre (vedi il seguente grafico).
Indebitamento degli Stati Uniti dal 1792 – al 2008
Silvio Gesell propone come soluzione la cosiddetta moneta deperibile, ovvero un denaro a circolazione garantita. Il denaro secondo Gesell era legato ad un tasso di interesse negativo; suggerì dunque l’applicazione di una tassa sulla detenzione del capitale, che ne scoraggiasse il fermo inoperoso: una lieve penalizzazione, sotto forma di bollo (p. es. del 5% del suo valore) da apporre alla moneta a scadenze di tempo programmate (ogni fine del mese). Ciò fece accrescere la velocità di circolazione del denaro, la quale a sua volta rimise in moto l’economia. Il denaro a circolazione garantita (o la moneta deperibile) fu introdotto dal sindaco Michael Unterguggenberger nel comune di Wörgl nel 1932. Il successo di questa iniziativa è degno di nota. Vedi il cortometraggio.
Fonte: La moneta deperibile di Wörgl, estratto dal Video “Der Geist des Geldes”
Quali considerazioni sono ancora importanti nell’ambito della moneta deperibile?
Molti sistemi monetari paralleli e regionali hanno ripreso nel loro approccio il principio dell’interesse negativo, da cui nascono certamente dei vantaggi. Approssimativamente 20 anni fa, noi stessi abbiamo dato vita in Alto Adige al “primo circuito di scambio di talenti” basato su questo principio. Dall’esperienza storica con la moneta deperibile e con quella delle valute regionali, si può però anche intendere che alcuni problemi in effetti non siano mai stati risolti per mezzo di “una garanzia di circolazione” e che non siano nemmeno risolvibili in questo modo. Allo stato attuale, i vari sistemi monetari a “garanzia di circolazione” sono ancora discussi, quanto ad esempio Gradido (www.gradido.net) o il Piano B (http://www.wissensmanufaktur.net/). Un denaro a circolazione garantita senza interesse, a differenza dal denaro del sistema attuale, presenta il vantaggio che pone fine all’accaparramento del denaro; in altre parole il denaro perde la funzione di conservazione di un valore. Tuttavia rimane sempre ancora un mezzo di scambio. Ma, a nostro avviso, per l’attuale situazione esistono soluzioni e sistemi migliori. Ecco alcune ragioni, per cui riteniamo, si renda necessario un cambiamento, radicale rispetto al concetto di un denaro inteso come mezzo di scambio universale:
- Una moneta deperibile (che garantisca una rapida circolazione) causerebbe una accelerazione dei cicli economici. Attualmente nella maggior parte dei settori economici osserviamo una sovrapproduzione, che frutta soltanto modesti profitti, e ciò per mezzo di:
a) obsolescenza programmata: le lampadine p. es. sono state ottimizzate per una durata di 1.000 ore;
b) distruzione di prodotti freschi: quotidianamente p.es. a Vienna è distrutta una tale quantità di pane e prodotti di pasticceria, con la quale ci si potrebbe alimentare la popolazione di Graz (il capoluogo della Stiria in Austria). È la seconda città austriaca per abitanti, al censimento 2013 erano 265.778), oppure attraverso
c) strategie di marketing: come p. es. la moda.
Le conseguenze sono: la «sana» competizione[1], il consumo delle risorse (fino all’esaurimento), la distruzione ed il degrado ambientale, la concorrenza e la guerra. Ma veramente vogliamo questo? La moneta deperibile (un denaro a circolazione garantita) potrebbe risolvere questi problemi? Noi crediamo di no!
- Nei prossimi 10 – 20 anni il mondo del lavoro subirà una accelerazione del automazione che rilascerà sempre più persone dal lavoro, ma anche dal reddito da lavoro salariato (riferimento all’economista Jeremy Rifkin). Il RdBI (Reddito di Base Incondizionato) proposto come soluzione nei sistemi monetari a «circolazione garantita» o nei sistemi monetari ove il denaro funga da mezzo di scambio, garantirebbe esclusivamente il minimo vitale, perché le imprese dell’economia reale, sarebbero tentate a stabilizzare i prezzi esattamente al livello di questo valore. Una regolamentazione statale di controllo dei prezzi, corrisponderebbe all’introduzione dell’economia pianificata, il che significherebbe la fine del libero mercato. E chi di noi vorrebbe ciò?
- Però anche in questo caso la moneta deperibile (o il denaro a circolazione garantita) sarebbe sempre ancora un mezzo di scambio o di baratto. Per mezzo dell’asimmetria informativa nello scambio di merci, un dogma dell’economia (che di norma un partner di scambio disponga delle informazioni aggiuntive rispetto all’altro), avrà sempre ancora luogo una ridistribuzione dal semplice cittadino al monopolista intelligente o l’uomo d’affari competente. Il risultato sarebbe, che alla fine avremmo un vincitore e molti perdenti; cioè il risultato di ogni partita a somma zero. (Citazione di Bertolt Brecht: «Un ricco e un povero si guardavano. E il povero disse pallido: “Se io non fossi povero, tu non saresti ricco! Bertolt Brecht„.»)
- Nei sistemi monetari a circolazione garantita o nei sistemi monetari ove il denaro funga da mezzo di scambio le diverse biografie o condizioni di vita (come p. es. studenti, disabili o pensionati) non possono esser considerate, se non per mezzo di complicati interventi statali ed una sovrastruttura burocratica con specifiche norme, che potrebbero nuovamente invitare ad abusi, e che non risulterebbero nemmeno necessarie.
Infomoney – una alternativa reale?
In alternativa al denaro come mezzo di scambio universale, si offrirebbe invece un sistema di compensazione che funzioni come un coupon, senza gli aspetti negativi di un mezzo di scambio. In un tal sistema i contratti bilaterali sarebbero sostituiti da accordi personali con l’intera società. Il denaro non funzionerebbe più come mezzo universale di scambio o come mezzo di conservazione di valore. Il “denaro” (la moneta informativa) sarebbe soltanto una misura di prezzo, un numero senza valore. Si creerebbe semplicemente con la fornitura di un prodotto o di un servizio, e si distruggerebbe con il consumo di un prodotto o di un servizio di scarsa disponibilità. Non sarebbe necessario pagare per il consumo di beni e servizi che esistano in abbondanza. Il produttore, tuttavia, sarebbe ricompensato tramite la creazione di nuovo denaro sul suo conto individuale. Ciò richiederebbe l’abbandono del dogma economico: “posso spendere nel consumo solo ciò che guadagno in produzione”, quindi una scissione della produzione dei beni, dalla distribuzione delle merci. Questa divisione renderebbe possibile una asimmetria nel prezzo (all’acquisto io non pago lo stesso prezzo, che tu ottieni per la fabbricazione del prodotto) e una asimmetria di informazioni, così come non sarebbero più necessarie né la concorrenza né le lotte di mercato. Al contrario, sarebbero esplicitamente incoraggiati: il trasferimento di conoscenze e competenze, come anche la cooperazione. Sarebbero rimosse le barriere di interazione sociale e sostituite da un potenziale catalizzatore per lo sviluppo di una società umana. Questo sarebbe il sistema suggerito dal Prof. Franz Hörmann.
Per approfondire l’argomento segui il seguente link: http://humaneconomy.it/nuovi-sistemi-finanziari-e-monetari/infomoney/
Bibliografia:
Hermann Benjes: “Chi ha paura di Silvio Gesell? ” (titolo originale: Wer hat Angst vor Silvio Gesell?)
Tobias Plettenberg Bacher: “Nuova moneta Nuovo mondo La crisi economica – cause e vie d’uscita” (titolo originale: Neues Geld Neue Welt Die Wirtschaftskrise – Ursachen und Auswege)
Film: Lo spirito del denaro (titolo originale: Der Geist des Geldes)
Note di fondo: www.informationsgeld.info [1] Franz Hörmann, “La moneta informativa” (www.informationsgeld.info): «Per poter dunque pagare gli interessi maturati, la “gente comune” non dotata della facoltà di creare denaro, è obbligata di sottrarre l’entità di questa denaro (per liquidare l’interesse) ad altre persone presenti nel ciclo economico. Appare molto cinico, ma è ciò quello che il nostro sistema politico intende per “sana competizione”.»